Denominazione del Medicinale
Zofran è il nome commerciale di un medicinale il cui principio attivo è il ondansetron, un antagonista dei recettori 5-HT3 serotonici utilizzato principalmente per prevenire nausea e vomito causati da trattamenti chemioterapici, radioterapia e interventi chirurgici.
Forme Farmaceutiche Disponibili
Zofran è disponibile in varie forme farmaceutiche per facilitarne l’assunzione e adattarsi alle diverse necessità cliniche. Le forme includono compresse rivestite da 4 mg e 8 mg, soluzione iniettabile da 2 mg/ml, compresse orodispersibili e soluzione orale.
Composizione di Zofran
Ogni compressa rivestita di Zofran contiene come principio attivo il ondansetron cloridrato diidrato, equivalent a 4 mg o 8 mg di ondansetron. Altri componenti includono lattosio, amido di mais, magnesio stearato nelle compresse rivestite, e aspartame e mannitolo nelle compresse orodispersibili.
Indicazioni Terapeutiche
Zofran è indicato per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito associati alla chemioterapia antineoplastica, alla radioterapia e a seguito di interventi chirurgici. Può essere somministrato a adulti e bambini in età pediatrica secondo la posologia specificata.
Mecanismo d’Azione
Il ondansetron, principio attivo di Zofran, agisce selettivamente sui recettori 5-HT3 presenti sia nel sistema nervoso centrale sia nell’apparato gastrointestinale. Bloccando questi recettori, il ondansetron inibisce l’azione della serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nei meccanismi della nausea e del vomito.
Posologia e Modo di Somministrazione
La posologia di Zofran deve essere adattata in base all’età, al peso del paziente e al tipo di trattamento in corso. In generale, per la prevenzione della nausea e vomito indotti dalla chemioterapia e radioterapia, la dose per gli adulti è di 8 mg poco prima del trattamento, seguita da ulteriori somministrazioni. La somministrazione può avvenire per via orale, intramuscolare o endovenosa a seconda della forma farmaceutica utilizzata e delle condizioni del paziente.
Uso in Gravidanza e Allattamento
Zofran può essere utilizzato durante la gravidanza solo se il beneficio atteso per la madre supera i potenziali rischi per il feto. Non sono disponibili dati sufficienti sull’uso di Zofran durante l’allattamento; pertanto, si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dal trattamento con Zofran tenendo conto dell’importanza del farmaco per la madre.
Interazioni Farmacologiche
Zofran può interagire con alcuni medicinali; in particolare, l’uso concomitante di farmaci che prolungano l’intervallo QT deve essere effettuato con cautela. Agenti chemioterapici e antibiotici in particolare possono interagire con la farmacocinetica di ondansetron. La monitoring terapeutica e l’ajustamento della posologia possono essere necessari.
Effetti Indesiderati e Reazioni Avverse
Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi con l’uso di Zofran includono cefalea, sensazioni di calore o rossore, stitichezza o diarrea, alterazioni transitorie degli esami della funzionalità epatica e reazioni di ipersensibilità. In rari casi, si possono verificare gravi aritmie cardiache. È importante monitorare i pazienti per la comparsa di questi sintomi e segnalare tempestivamente al medico curante.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio di Zofran, i sintomi possono includere disturbi visivi, forte stitichezza, ipotensione e alterazioni dell’elettrocardiogramma. Non esistono antidoti specifici e il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Potrebbe essere necessario un monitoraggio intensivo delle funzioni vitali e cardiache.
Conservazione del Farmaco
Zofran deve essere conservato a temperatura ambiente, lontano dalla luce e dall’umidità. Le compresse orodispersibili e la soluzione orale, una volta aperte, devono essere utilizzate entro un periodo di tempo limitato per garantirne l’efficacia e la sicurezza. Le soluzioni iniettabili devono essere conservate in frigorifero e usate entro il tempo indicato dopo l’apertura.
Informazioni Farmacocinetiche
Il ondansetron viene rapidamente assorbito dopo somministrazione orale e raggiunge la concentrazione plasmatica massima entro circa due ore. L’emivita plasmatica è di circa tre ore negli adulti e può essere maggiore nei bambini e nell’anziano. Il ondansetron è metabolizzato principalmente nel fegato e i suoi metaboliti sono escreti tramite le urine.
Dose Mancata
Nel caso in cui il paziente dimentichi di prendere una dose di Zofran, deve assumerla non appena se ne ricorda, a meno che non sia vicino il tempo della successiva dose programmata. È importante non assumere una dose doppia per compensare la dose dimenticata e proseguire con il regime posologico prescritto.
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