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4 consigli per depurare l’organismo in estate

L’estate è alle porte e la voglia di sentirsi alleggeriti si fa sempre più forte. Io sono dell’idea che il mangiare bene e il porsi sani obiettivi non deve essere una questione “stagionale” però mi rendo conto che in questo periodo, quando si comincia a togliersi i cappotti, il desiderio possa essere maggiore. In ogni caso, qualunque sia la stagione, ritagliarsi alcuni giorni di depurazione per sentirsi meglio è sempre consigliabile!

 

Al giorno d’oggi però la parola “depurazione” ha assunto un significato errato. Si pensa infatti, soprattutto a causa della pubblicità ingannevole, che depurare il corpo significhi fare una delle tante diete “detox” nelle quali si assumono pasti sostitutivi a base di erbe con la speranza di perdere peso velocemente e senza fatica. Una moda che è decisamente pericolosa e, secondo me, anche inefficace.

 

Depurare il corpo significa prima di tutto ripulirlo dalle scorie in eccesso che lo affaticano così da aumentare le proprie energie. La perdita di peso può ovviamente essere una conseguenza: eliminando gli alimenti che fanno male e instaurando delle sane abitudini da portare avanti sempre (come un’alimentazione variata e un po’ di sano movimento) il corpo raggiunge in modo naturale il proprio peso forma.

 

Quella della depurazione non deve essere una moda, ma un gesto di cura e di amore verso se stessi, di cui ricordarsi sempre non solo prima dell’estate. Ad esempio potrebbe essere utile fare alcuni giorni di depurazione anche 3 – 4 volte l’anno per evitare sintomi ricorrenti come stanchezza, irritabilità, insonnia e difficoltà di concentrazione.

 

Depurarsi in estate: 4 consigli per farlo in modo consapevole

 

1. Riduci gli alimenti più infiammanti

Alimenti come la carne, soprattutto quella rossa e quella lavorata (insaccati e carni in scatola), e i formaggi contribuiscono a sviluppare uno stato infiammatorio all’interno del corpo e aumentano il rischio di sviluppare alcuni tumori. Non sto dicendo che è necessario essere vegani, ma togliere completamente per alcuni giorni questi alimenti può essere un buon modo per depurare l’organismo.

Per quanto riguarda le proteine animali la migliore è il pesce, soprattutto quello azzurro:  salmone, sgombro, sardine, merluzzo e tonno (freschi, non in scatola!) contengono i grassi omega-3 necessari per sostenere il fegato nel metabolismo dei grassi.

Via libera ovviamente alla frutta e alla verdura che sono un anti infiammatorio naturale. Ad esempio, alimenti come aglio e cipolla sono ricchi di composti a base di zolfo, un oligoelemento che il fegato usa per aumentare la solubilità in acqua delle sostanze tossiche, così da eliminarle più facilmente attraverso la diuresi. Molto consigliata anche l’anguria, ricca di acqua (e quindi poco calorica) e di glutatione, un potente antiossidante che si lega ai metalli pesanti favorendone l’eliminazione.

 

2. Incomincia con acqua e limone

L’idratazione è uno step fondamentale in qualsiasi percorso di idratazione: bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è fondamentale per pulire i reni dalle scorie accumulate ed è stato visto che aiuta anche a perdere peso.

Inoltre iniziare la giornata con un bicchiere di acqua (tiepida) con mezzo limone spremuto dentro al mattino, mezz’ora prima di fare colazione, è un ottimo sistema per disintossicarti in modo naturale. Il limone è un alimento davvero benefico: è un potente alcalinizzante, migliora la digestione e presenta un elevato contenuto di vitamina C che stimola il sistema immunitario.

L’American Cancer Society suggerisce di somministrare acqua e limone ai malati di cancro per stimolare i movimenti intestinali. Inoltre bere acqua e limone al mattino aiuta a tenere sotto controllo la fame perché i limoni sono ricchi di pectina, una fibra che contrasta la fame improvvisa.

 

3. Impara ad apprezzare i sapori amari

Lo zucchero (e non solo quello bianco, ma anche quello di canna) fa male, provoca obesità, danni al fegato, cancro e ipertensione. Inoltre, oltre a portare dipendenza, le ultime ricerche lo accusano di creare sonnolenza e mal di testa. Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge lo zucchero blocca l’azione dell’oressina, un neurotrasmettitore importante nella regolazione del ritmo sonno-veglia e dell’appetito.

L’ideale sarebbe quello di eliminarlo completamente dalla propria alimentazione, ma toglierlo almeno per qualche giorno può essere molto utile.

Da evitare ovviamente anche i sostitutivi dello zucchero, soprattutto quelli chimici che sono cancerogeni. La cosa più saggia è quella di abituarsi al sapore amaro!

 

4. Stai attento al glutine

Non sono tra quelli che credono che il glutine sia il male sopra ogni male. Il glutine è un problema (serio) solo per chi è celiaco. A volte però, soprattutto se spesso avverti una fastidiosa sensazione di gonfiore addominale, eliminare il glutine dalla tua tavola per un certo periodo potrebbe essere benefico.

Attenzione, non sto dicendo di eliminare i carboidrati, i quali invece sono fondamentali! Ti consiglio solo di scegliere per un po’ di giorni i cereali naturalmente senza glutine, come ad esempio il riso o la quinoa. Se invece non riesci assolutamente a rinunciare alla pasta, esistono un sacco di ottime alternative senza glutine: la mia preferita, ad esempio, è la pasta di grano saraceno, costa un po’ di più ma è davvero buona.

 

A presto, Michela